Nelle scorse settimane, il Servizio Tributi ha inviato numerosi avvisi di accertamento per omesso/parziale versamento IMU TASI-TARI 2016 e 2017.
La mancata considerazione di uno o più versamenti può dipendere da svariate motivazioni:
Dopo aver preso contatto con il Servizio Tributi, la soluzione del problema si realizza in maniera diversa, a seconda della motivazione dell'anomalia:
1. I contribuenti interessati devono rivolgersi agli Istituti di Credito o agli Uffici Postali per la correzione dell'errore riguardante il codice catastale del Comune.
Gli Istituti di credito e gli Uffici Postali sono tenuti alla correzione, in base alle previsioni di cui all'art. 10 della Convenzione fra l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e l'Agenzia delle Entrate e della convenzione fra l'Ente Poste e la stessa Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui l'intermediario riporti in maniera errata il codice catastale del comune ove è situato l'immobile, deve richiedere l'annullamento del modello F24 che contiene l'errore e rinviarlo con i dati corretti. Successivamente l'Agenzia dell'Entrate provvederà a sistemare la base informativa ed a trasmettere ai comuni i dati rettificati con le relative regolazioni monetarie.
2. Nel caso in cui il contribuente abbia indicato sul modello F24 un codice catastale sbagliato, effettuando il versamento direttamente on line o tramite tabaccheria, per rimediare all'errore, occorre rivolgersi al comune destinatario dell'accredito delle somme versate, per presentare richiesta di riversamento a favore del Comune di Fondi. Tale richiesta può essere presentata esclusivamente dal contribuente poiché titolare delle somme versate, di cui occorre disporre il riversamento.
3. 4. Nei casi di errori riguardanti il codice fiscale, l'anno d'imposta ed il numero della rata, il contribuente deve solo comunicare la circostanza al Servizio Tributi che provvederà alla correzione dell'errore. Laddove il codice fiscale utilizzato sia quello di un'altra persona, occorre l'autorizzazione da parte dello stesso soggetto a spostare il versamento.
5. Ci sono casi residuali nei quali il pagamento non viene acquisito perché, ad esempio, l'importo versato dal contribuente non coincide con quello della rata. Il contribuente deve comunicare la circostanza al Servizio Tributi.
In tutti i casi, il contribuente, per comunicare con il Servizio Tributi, può utilizzare il modello di autotutela allegato all'avviso di accertamento.
All'esito dell'istruttoria, il Servizio Tributi provvederà all'annullamento dell'avviso di accertamento per omesso/tardivo versamento IMU-TASI-TARI 2016/2017.
Nelle scorse settimane, il Servizio Tributi ha spedito numerosi avvisi di accertamento per omesso/parziale versamento della TARI, IMU e TASI 2016 e 2017 ed avvisi di accertamento per omessa dichiarazione TARI 2015 e 2016. Tale attività è stata svolta rispettando i termini per la notifica degli atti, prorogati per effetto dell’emergenza da Covid-19 al 26 marzo 2022.
Gli avvisi di accertamento contengono un modello, da inviare: via mail, per raccomandata o consegna a mano in portineria, in parte già compilato, per sollecitare l’intervento in autotutela dell’Ufficio, per chiedere il ricalcolo/annullamento o la correzione di eventuali anomalie degli stessi.
A causa del perdurare dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione dei contagi da Covid-19, appare doveroso privilegiare tutte le modalità di dialogo con l’Ufficio a distanza.
Il Servizio Tributi fornisce chiarimenti relativi agli atti emessi tramite mail:
Il Servizio Tributi fornisce qualunque informazione, contattando i seguenti numeri:
É opportuno inviare una sola mail, ad uno dei due indirizzi ed attendere la risposta dell’Ufficio. La prassi diffusa di inviare svariate mail rallenta l’evasione delle pratiche.
L'Ufficio Tributi riceve SOLO su appuntamento e nel rispetto delle vigenti normative per il contenimento dei rischi di contagio da Covid-19. Per fissare un appuntamento, si possono contattare i medesimi numeri telefonici sopra indicati.
Il ricevimento del pubblico, previo appuntamento, si svolge nei seguenti giorni:
Si rammenta che, a decorrere dal 1° febbraio 2022, per accedere agli Uffici comunali sarà necessario esibire il green-pass base, ottenuto per vaccinazione, guarigione o tampone.