Una serata per riflettere sul
senso della vita, ma anche sull’importanza che la terza età ha sulla società e
sulle nuove generazioni: tra le varie proposte del cartellone “Estatissima 2025”
anche un evento culturale dedicato alla filosofia e alla spiritualità.
Al centro del dibattito, “Destinati
alla Vita”, l’ultimo libro di monsignor Vincenzo Paglia, arcivescovo e dal 21
aprile di quest’anno presidente emerito della Pontificia accademia per la vita
nonché, da lungo tempo, consigliere spirituale della Comunità di Sant’Egidio.
L’evento organizzato dal Comune
di Fondi, in collaborazione con l’Associazione “Amore per la Vita” e il
patrocinio del Parco naturale regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, si
terrà domani giovedì 3 luglio, con inizio alle 18:30.
Saranno presenti e interverranno,
oltre all’autore, il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, gli assessori alla
Cultura Vincenzo Carnevale e ai Servizi Sociali Sonia Notarberardino, l’assistente
sociale Antonio Marcucci che ha fortemente voluto l’evento e curato gli aspetti
organizzativi e Fausta Pandozj, presidente del centro aiuto alla vita Santa Maria
del Colle – Giovanni Paolo II.
Mons. Vincenzo Paglia, autore di diversi volumi su temi spirituali e filosofici, è particolarmente legato alla comunità di Fondi e spesso vi ha fatto visita partecipando ad eventi culturali e religiosi.
Vecchiaia e fine vita sono temi
centrali nella riflessione odierna. Ma spesso ci si ferma solo ad analisi
sociali e/o mediche. In questo libro monsignor Paglia unisce tali prospettive a
una lettura spirituale di questo tempo così importante della nostra vita.
Partendo da un esame della vecchiaia come problema demografico che interroga
oggi soprattutto le società occidentali, l'autore racconta le origini della
legge approvata recentemente dal governo Meloni, alla cui progettazione e
stesura egli stesso ha partecipato. La vecchiaia d'altronde, sostiene monsignor
Paglia, non è solo età biologica, ma anche età spirituale, tempo di crescita
interiore. E in questo senso va rivalutata e persino ripensata e riprogettata.
La parte centrale del presente volume si occupa poi delle domande che
riguardano il momento ultimo della nostra esistenza, nella consapevolezza che,
se c'è un "fine vita" che non possiamo semplicemente rimuovere,
esiste però anche una continuità della vita nella sua forma eterna, amata da
Dio da sempre, e verso la quale dobbiamo camminare con speranza, meno
preoccupati di sopravvivere e più attenti al tema del risorgere. Nella parte
conclusiva di questo libro, che è un commento all'ultimo articolo del Credo,
«aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà», l'autore
parla della prospettiva cristiana di una vita che non finisce con la morte:
narra della risurrezione di Gesù, del mistero della risurrezione della carne,
della salvezza che va intesa come universale e non individuale, della
beatitudine celeste.