Si è svolto venerdì 31 gennaio il primo Consiglio comunale del 2025. Dopo il punto sui verbali della seduta precedente, la cui approvazione è avvenuta con i voti della maggioranza e sei astensioni da parte della minoranza (Tiziana Lippa assente giustificata), i lavori sono proseguiti con la ratifica di una delibera di giunta e successiva variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2025-2027 necessaria a seguito dell’ottenimento da parte del Comune di Fondi di un finanziamento da 1.110.000 euro per la ristrutturazione del Centro per l’impiego. I lavori, che dovranno essere effettuati entro il 31 dicembre del 2025, consentiranno di riportare in Corso Appio Claudio un servizio essenziale per la collettività, temporaneamente ubicato in viale Piemonte. Al termine di un acceso dibattito, il punto è stato approvato all’unanimità.
Il presidente della commissione
competente Mariano Di Vito ha successivamente illustrato il terzo punto all’ordine
del giorno, un aggiornamento del Programma Triennale delle Opere pubbliche
consistente, sostanzialmente, nel ritiro di un progetto ossia la
realizzazione di una mensa scolastica ecosostenibile con demolizione del
precedente immobile ubicato accanto all’istituto “Gobetti”, nell’anticipazione all’anno
corrente di una quota pari a 1.725.000 euro del progetto di riqualificazione
ambientale e sistemazione del parcheggio in località Capratica e nell’inserimento
di quattro nuove opere nell’annualità 2025:
A seguito delle perplessità e
delle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri di minoranza, e delle
delucidazioni fornite dall’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ciccarelli, il
punto è stato approvato con 14 voti favorevoli e 5 astensioni (Francesco Ciccone, Salvatore
Venditti, Luigi Parisella, Luigi Vocella, Franco Cardinale).
La presidente della commissione
Elisa Carnevale ha quindi illustrato il quarto punto all’ordine del giorno,
una corposa variazione al bilancio di previsione 2025-2027 necessaria a
seguito del trasferimento di diverse somme derivanti in parte da sentenze favorevoli
per il Comune di Fondi, in parte erogate dalla Regione all’Ente capofila del
Distretto LT4 e da liquidare ai Comuni di Monte San Biagio e Terracina per
specifici progetti.
La variazione, oltre che per le
variazioni apportate al Programma Triennale delle Opere Pubbliche con il terzo
punto all’ordine del giorno, si è inoltre resa necessaria anche per l’ottenimento
di finanziamenti a seguito della partecipazione a bandi regionali: 150 mila euro per la ristrutturazione di un bene confiscato alle mafie in località SanRaffaele, 26 mila euro per l’aggiornamento del piano di assestamento forestale,
80mila euro per il progetto “Sicurezza in Comune”, 19.000 euro per il progetto “Polizia Locale 4.0”.
Il punto è stato approvato con 15
voti favorevoli e 5 astensioni (Francesco
Ciccone, Salvatore Venditti, Luigi Parisella, Luigi Vocella, Franco Cardinale).
Anche il quinto punto all’ordine del giorno, l’aggiornamento della convenzione per la gestione associata delle funzioni della Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Fondi (capofila), Monte San Biagio, Santi Cosma e Damiano e Sabaudia, è stato illustrato dalla presidente Elisa Carnevale che ha ricostruito la genesi dello strumento, attivato nel 2018 e rinnovato già una volta nel 2022. Il punto, che ha prodotto l’attivazione della convenzione in versione aggiornata e migliorata per ulteriori 3 anni, è stato approvato con 13 voti favorevoli (oltre alla maggioranza anche il consigliere Francesco Ciccone) e 3 astensioni (Luigi Parisella, Franco Cardinale, Luigi Vocella).
Il sesto punto all’ordine del
giorno, un permesso a costruire in deroga agli strumenti urbanistici
ordinari, necessario per la ristrutturazione e l’adeguamento di un bene
confiscato alle mafie, ubicato in via San Raffaele e da destinare a casa famiglia
per minori, è stato illustrato dall’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi.
L’amministratore ha ricostruito
la storia dell’immobile, affidato al Comune di Fondi dall’Agenzia nazionale per
l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla
criminalità organizzata e oggetto di una richiesta di finanziamento regionale
per la ristrutturazione secondo modalità analoghe a quelle seguite per il Centro
antiviolenza comunale.
Pur essendo l’edificio
particolarmente adatto allo scopo, la cooperativa che si è aggiudicata la
gestione ha espresso la necessità di effettuare dei lavori per rendere gli
spazi più funzionali, in particolare per l’ampliamento del dormitorio e della sala
mensa.
Una richiesta pienamente
accoglibile, come chiarito anche dal dirigente del settore, l’arch. Bonaventura
Pianese, il quale ha spiegato come lo strumento della “deroga” agli strumenti
urbanistici generali, ai sensi dell’articolo 14 del d.p.r. 380/2001, sia applicabile
per edifici pubblici con interesse pubblico. Il tutto, naturalmente, in
presenza dei requisiti minimi di altezza e ampiezza dei locali.
Lo stesso ha fornito anche dei
chiarimenti in merito all’opportunità o meno di ristrutturare l’immobile esprimendosi
positivamente in quanto si tratta di fondi regionali dedicati esclusivamente all’adeguamento
di beni confiscati che consentiranno di realizzare opere strutturali, come l’abbattimento
delle barriere architettoniche o l’efficientamento energetico, non strettamente
correlate all’attuale utilizzo dell’immobile.
Il dibattito, dalla questione
squisitamente urbanistica, ha abbracciato altri argomenti quali i possibili
vantaggi economici per l’Ente e il gestore o i dettagli della convenzione stipulata.
Il sindaco di Fondi Beniamino
Maschietto è intervenuto ricordando le reali motivazioni sociali che hanno
portato alla realizzazione di una casa famiglia nel territorio della città di
Fondi.
«Ma avete conoscenza - ha domandato
retoricamente all’assemblea - del dramma che si genera nell’allontanare i nostri
bambini dai rispettivi nuclei familiari? Oggi vengono trasferiti in strutture
lontane centinaia di chilometri dai nonni o dai compagni e dalle scuole che
hanno sempre frequentato. E con costi enormi a carico della collettività.
Questo progetto virtuoso ci dà la possibilità di avere una casa famiglia bellissima
e accogliente, nella natura e nel verde, realizzata in un bene sottratto alla
criminalità e ristrutturata con risorse regionali. Un servizio attualmente
assente, necessario e importante, che offrirà un discreto risparmio annuale per
le casse comunali e creerà nuovi posti di lavoro».
Al termine del dibattito il punto
è stato approvato con sei voti favorevoli e sei contrari.
Con il settimo punto all’ordine del giorno, la perimetrazione di via Appia, via Igino Cardinale, via Acquachiara, ai sensi dell’art. 3 della legge regionale n.7 del 18 luglio del 2017, la parola è tornata all’assessore Claudio Spagnardi il quale ha ricostruito la ratio del provvedimento.
Nella fattispecie l’assemblea è
stata chiamata ad esprimersi sulla proposta pervenuta da sei privati che si
sono uniti per proporre al Comune la realizzazione di due opere di interesse
pubblico, ossia un tratto fognario attualmente mancante in via Appia lato Monte
San Biagio e un’area da destinare a verde pubblico o parcheggio, in cambio
della premialità volumetrica prevista dalla norma.
«Un iter, quello relativo all’articolo 3 della rigenerazione – ha spiegato Spagnardi - che si apre e si chiude in Consiglio comunale. Dopo l’ok della Pubblica Assise, le proposte dovranno essere pubblicate sull’Albo Pretorio per 30 giorni ai quali si dovranno aggiungere altri 30 giorni per presentare eventuali osservazioni ed opposizioni. Successivamente dovrà esprimersi la Regione e, infine, l’iter tornerà in Consiglio comunale per concludersi definitivamente». Lo stesso, in risposta al consigliere Luigi Parisella che ha chiesto di dare maggiore risalto ad un’opportunità definitiva preziosa per cittadini e imprenditori, Spagnardi ha ricordato di aver organizzato persino un importante convegno sull’argomento al quale presero parte importanti personalità, tra le quali l'architetto Demetrio Carini, già direttore direzione regionale urbanistica e territorio.
Il Comune di Fondi risulta
infatti essere stato tra i primi Comuni laziali ad aver colto le opportunità
della rigenerazione urbana, non solo in relazione all’articolo 3, ma anche agli
articoli 4 e 5 della medesima legge, cercando di illustrarne e spiegarne le
potenzialità anche mediante il coinvolgimento degli organi professionali e
della stampa.
Il punto è stato approvato all’unanimità.
L’ottavo e ultimo punto all’ordine
del giorno, la presa d’atto delle controdeduzioni e osservazioni pervenute
a seguito della pubblicazione per 60 giorni del progetto di messa in sicurezza
e adeguamento di via Ponte Tavolato e realizzazione di un tracciato di
collegamento con viale Piemonte, è stato illustrato dall’assessore ai Lavori
Pubblici Antonio Ciccarelli.
L’amministratore ha spiegato come
il progetto sia stato sensibilmente rivisto accogliendo le richieste pervenute da
alcuni privati per una migliore e più funzionale coesistenza tra la bretella,
oggetto di un progetto dell’Astral da 5.550.000 euro, e un nascente distributore
di carburante. In particolare le controdeduzioni hanno interessato lo svincolo
d’uscita dell’arteria su via Appia Lato Itri.
Il punto è stato approvato all’unanimità.