Il ritorno del busto di Busto di Augusto
a Fondi. Non poteva che essere questo il titolo dell’evento di presentazione
della mostra che sarà inaugurata sabato 15 marzo alle 17:30 e resterà
visitabile a tempo indeterminato presso il Museo civico archeologico di Fondi.
Uno dei rinvenimenti archeologici
più importanti degli ultimi tempi, il famoso busto riemerso durante uno scavo a
Sant’Anastasia nel 2005, sarà infatti esposto al Castello Caetani in una sala
allestita ad hoc. L’opera, esposta a Fondi per un breve periodo già nel 2011, dopo
essere stata custodita a lungo prima a Sperlonga e poi a Formia, questa volta
torna per restare. Uno spazio espositivo corredato di pannelli informativi e
nuova illuminazione ne esalteranno l’importanza. In orario notturno, l’immagine
del Busto sarà proiettata sulla facciata del Castello e sull’ingresso
principale al fine di attrarre visitatori, turisti e appassionati di arte
antica all’interno della struttura museale. A testimonianza del grande
interesse che dal 2005 aleggia attorno al reperto, i numerosi commenti dei
cittadini su un video diffuso sui canali social dell’Ente che, nelle ultime 72
ore, ha preannunciato il ritorno dell’opera in città.
Il video, realizzato da Stefano
Nesti in collaborazione con i fratelli Gianmarco e Francesco Latilla, narra
infatti in prima persona la storia del Busto di Augusto che, da 25 anni ormai,
attende di “tornare a casa”.
L’opportunità di esporre nuovamente l’antico
reperto a Fondi è frutto di una proficua sinergia e preziosa collaborazione tra
il Museo archeologico di Fondi, diretto dalla dott.ssa Maria Cristina Recco, e
il Museo Nazionale di Formia, guidato dalla collega, la dott.ssa Cristiana Ruggini:
entrambe saranno presenti al convegno di presentazione per illustrare le peculiarità
dell’opera.
All’evento di presentazione,
oltre ai sindaci di Fondi Beniamino Maschietto e Formia Gianluca Taddeo, sarà
presente il Sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province
di Frosinone e Latina, il dott. Alessandro Betori.
«Negli ultimi 5 anni non sono mancati rinvenimenti importanti, grandi scoperte archeologiche e soddisfazioni – commentano il primo cittadino Beniamino Maschietto e l’assessore alla Cultura e al Turismo Vincenzo Carnevale – ma riportare quest’importante opera nella nostra città è sicuramente uno degli obiettivi raggiunti che più ci inorgoglisce. Centinaia di cittadini ci hanno chiesto di coronare questo sogno collettivo e, alla fine, grazie all’impegno e alla collaborazione di tanti, ce l’abbiamo fatta. La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa». Coloro che non saranno presenti alla presentazione, potranno ammirare l’opera negli orari di apertura del Castello e studiarne la storia leggendo la pannellistica frutto di un progetto congiunto a cura di Raffaella Truglio (allestimento) e Maria Cristina Recco (coordinamento scientifico).